
Ricercare la causa del dolore per curare il sintomo
Leggendo il titolo di questo articolo, viene forse da pensare che tratterò tre differenti temi, legati ai rispettivi distretti, ovvero il dolore alla spalla, al gomito ed alla mano. Non sarà così.
Il mio obiettivo è invece, quello di spiegare come tali sintomatologie siano molto più spesso correlate o dipendenti l’una dall’altra, a seconda dei casi. Il motivo è che trovo perlomeno curioso il disinteresse generale per la ricerca della causa primaria del dolore fisico. Mi spiegherò meglio con l’esempio che segue.
Poniamo che ci si trovi di fronte ad un mancato funzionamento di un qualsiasi elettrodomestico. Si inizierà a considerare prima la causa più lontana, ovvero se c’è l’elettricità nella rete pubblica. Lo si può fare accendendo un altro apparecchio, oppure se è buio, guardando se le altre case e le vie sono illuminate. Appurato che di elettricità nella rete ve ne sia, si controllerà se il contatore domestico è attivato e se l’apparecchio è ben collegato alla rete elettrica. Solo alla fine si considererà un possibile guasto dell’apparecchio in questione, a parte il caso in cui non sia palese in quanto esce fumo e odora di bruciato.
Torniamo ora al tema principale dell’articolo. Nel corpo umano, vale lo stesso principio causa centrale-effetto periferico. Il nostro corpo è dotato di un Sistema Nervoso Centrale che è come una centrale elettrica dalla quale partono impulsi che attivano i muscoli generando tensioni, e disattivano gli stessi procurando rilassamento e distensione. Questo avviene a patto che non vi siano anomalie strutturali lungo il loro percorso (posture adattate, esiti di lesioni, ecc.). Poi ci sono anche dei nervi sensitivi periferici, distribuiti ovunque, che come dei sensori antincendio, funzionano in modo simile. Se c’è qualcosa di “infiammato” ci avvisano con un dolore via via più acuto mentre l’infiammazione sta aumentando. Ma laddove si avverte il dolore, c’è solo il sensore d’allarme che ci avvisa di un’infiammazione o di un’irritazione (stimolo eccessivo che irrita e disturba). E la causa? La causa non è quasi mai una sola e di solito è più centrale al corpo rispetto al sintomo.
Nervi, tendini e muscoli come causa dei dolori
La soluzione per questi disturbi dell’apparato muscolo scheletrico, è una corretta analisi disfunzionale discendente sulle cause, iniziando dalla riduzione delle limitazioni prossimali e scendendo in direzione distale (dal centro del corpo verso la periferia). Normalmente il paziente riferisce dei miglioramenti istantanei ad ogni singolo trattamento della zona affetta da cattivo funzionamento.
Ad esempio, la sindrome del tunnel carpale nella fase iniziale (dolore tra il palmo della mano ed il polso), la rizartrosi (dolore alla base del pollice), l’epicondilite ed epitrocleite (gomito del tennista e del golfista), la periartrite scapolo/omerale (dolore attorno alla spalla), il dolore al deltoide, la fibromialgia dell’arto superiore (dolori diffusi al braccio), sono tutti fenomeni irritativi che hanno almeno un’origine più vicina al Sistema Nervoso Centrale o dalle grandi articolazioni a monte del sintomo, dai quali partono i potenziali stimoli irritativi che poi si diffondono verso la periferia, lungo il decorso dei nervi o delle fibre muscolari. Questi stimoli a loro volta generano irritazione e tensione, principali nemici del benessere in tutti i sensi, ma nel nostro caso specifico di quello fisico. Anche le circolazioni (sangue e linfa) seguono lo stesso principio. Dal centro del corpo vanno verso le periferie. Ed anche in questo caso, se c’è una “diga” a monte, non arriva “acqua” (nutrimento/idratazione) a valle. Per la mia esperienza però, questa disfunzione ha un peso decisamente inferiore sull’insorgenza dei dolori osteoarticolari.
Fatta dunque eccezione per la lesione diretta alla parte dolente, il trauma, che equivale al nostro elettrodomestico bruciato dell’esempio iniziale, potremmo dunque cominciare a considerare che la stragrande maggioranza dei dolori che compaiono alle mani, al gomito, alla spalla, sono il naturale effetto di nervi, tendini e muscoli “disturbati” nel tratto cervicale e dorsale della colonna vertebrale, oppure congestioni plurime nella giunzione sterno/claveare (incrocio tra sterno, clavicola e prima costa), ma anche ai muscoli della base del collo e nella zona delle scapole, dove solitamente partono degli stimoli irritanti verso la periferia. Pensiamo solo a quante persone affermano di non riuscire a svolgere le attività più semplici come vestirsi, guidare l’auto, riporre degli oggetti nei mobili pensili, o peggio ancora non riescono a trovare la corretta posizione durante il riposo notturno a causa di questi dolori, che “apparentemente” sono comparsi senza motivo, ma come abbiamo appena compreso, non è così.

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